Il mondo non lo cambi agendo fuori, ma dentro.
Una delle doti più significative in chi veicola immagini e parole é quella di lasciare una traccia che stimoli delle domande e delle riflessioni in chi guarda. Thomas Torelli é un regista italiano che ho avuto la fortuna di incontrare ed intervistare qualche anno fa a Locarno in occasione della proiezione di “Un altro mondo”. È contagiosa la sua spontaneità e soprattutto l’entusiasmo con cui parla del suo lavoro. In più di 20 anni di attività dietro la macchina da presa ha dato vita a numerosi documentari di inchiesta. Attraverso i suoi filmati ha sempre cercato di sondare argomenti sociali, esistenziali e umani.
Nel 2014 usciva “Un altro mondo”. Un film documentario in cui emerge la profonda interconnessione tra natura ed essere umano: siamo UNO! In questo periodo di stato d’emergenza Covid-19 per molti regna la paura, lo scoraggiamento, la preoccupazione per il futuro. In questo momento di confusione, come si può ricontattare la scintilla che ci può far sentire uniti al TUTTO?
Ora, il lavoro più importante é coltivare la connessione con noi stessi e con il mondo circostante. La paura non fa altro che fomentare il senso di separazione fisica ed emotiva e ci allontana sempre di più dal sentire più profondo e vero. Il rischio più grande che corriamo se seguiamo la corrente della paura é che tutto il lavoro fatto nel percorso umano in questi ultimi 15/20 anni si indebolisca. Purtroppo la paura é uno dei più grandi lucchetti energetici che abbassa le difese immunitarie e il campo energetico di ogni persona. La paura manipola e porta a comportarci diversamente dal nostro sentire. Per esempio quando é iniziata la quarantena negli Stati Uniti qualche settimana fa c’é stato un boom di vendite di armi da fuoco. Qualcuno potrebbe chiedersi: che c’entra la quarantena da virus con le armi ? Come se si potesse sparare ad un virus invisibile. Questi sono comportamenti che fanno riflettere e che sono la semplice conseguenza della paura. Oggi più che mai é necessario ricominciare a lavorare sulla sensazione di connessione in primis con noi stessi e di riflesso con il mondo circostante. In questo caso può esserci di profondo aiuto la riscoperta della natura perché il rovescio della medaglia di questa situazione difficile é che il nostro letargo forzato in realtà é di beneficio per tutta la specie vivente che ora é più rilassata. Il fatto che la natura ed il regno animale possa finalmente tirare un respiro di sollievo di riflesso permettere a noi esseri umani di essere più connessi al creato.
Uno dei denominatori comuni dei tuoi documentari é il fatto che, sono la nostra attitudine ed il nostro pensiero a cambiare la percezione della realtà. Con che sguardo osservi questo virus che sta rivoluzionando la nostra vita ?
In questo periodo molti si improvvisano opinionisti ed io cerco di non parlare di quello che sta succedendo nello specifico. Trovo però sia importante parlare di come si possa trasformare questo tempo sospeso in un’opportunità. Chiaro che, se passiamo tutta la giornata a navigare in internet per raccogliere informazioni, guardare conferenze stampa o tabelle con le varie statistiche – come si dice a Roma – il tempo non ci passa più! Rischiamo quindi di entrare nella frequenza della paura, della separazione. Ovvio, é giusto rispettare le regole ma si può approfittare di questo momento per nutrire la nostra coscienza per esempio: studiando, leggendo, guardando bei film, ascoltando musica.
In questo modo possiamo trasformare questo momento in un accrescimento piuttosto che sprofondare nel terrore. Trasformare quindi alchemicamente questo periodo di incertezza in bellezza. Fermiamoci un attimo a riflettere: la maggior parte delle persone prima di questo blocco forzato si lamentava che era sempre di corsa e faceva troppe cose in una giornata. Secondo me questo virus ci sta portando una grande lezione di vita: fermiamoci, riprendiamo fiato e ridiamo priorità a ciò che conta. Quando riabbraceremo una nuova dimensione post virus ripartiremo con un bagaglio pieno di esperienze arricchenti che doneranno un nuovo sapore alla nostra esistenza.
Mai come oggi si é bombardati da notizie che parlano di numeri di morte, contagi di ipotetici scenari di un futuro prossimo. In tutto questo caos mediatico tu sei controcorrente perché una manciata di mesi fa hai dato vita a UAM.TV (Un altro mondo TV). Una piattaforma web dedicata alle buone notizie.
UAM.TV é una web TV totalmente indipendente nata con lo scopo di dare un contributo ad un altro tipo di informazione che sia totalmente diversa da quella a cui siamo abituati e che si basa su buone notizie, su documentari che possanno arricchire la nostra coscienza. UAM.TV offre anche seminari e conferenze di vari autori tra cui: Gregg Braden, Bruce Lipton, la Dottoressa Erica Poli, Igor Sibaldi, etc. UAM.TV é una piattaforma che può essere uno strumento per la crescita delle persone ed é il risultato di una ricerca durata 5 anni. Anni in cui presentavo in giro per il mondo i miei documentari tra Italia, Svizzera, Spagna, Canada, Australia, Messico. Durante questi viaggi abbiamo avuto il piacere di riempire le sale cinematografiche. Questo successo non succedeva perché i miei film erano particolarmente belli – non sta a me giudicarli – ma la grande differenza é che noi, come i miei colleghi che veicolano messaggi simili, abbiamo sempre offerto delle produzioni che il circuito mainstream non offre. C’é tanta fame di conoscenza alternativa che fino ad oggi pochi offrivano. Se noi facciamo sold out ovunque non é tanto perché il film sia banalmente bello o brutto ma perché c’é tanta sete di scoperta di valori di cui non si parla spesso. La gente ha voglia di un’energia di rinnovamento e questi tipi di messaggi sono il cibo di cui si nutre questa coscienza. Per me era urgente cavalcare questa onda e creare una TV di questo tipo. Era davvero un dovere sociale. La domanda che poi é sorta é stata: perché gli altri canali non offrono più spazio a questi segnali ? Nell’attesa di una risposta é nata UAM.TV.
La felicità non fa notizia secondo te?
Ci hanno fatto credere che le brutte notizie fanno notizia. Secondo me é semplicemente il contrario. Per esempio se si giocasse una partita di calcio tra Brasile e Camerun, tu chi tiferesti?
La mia risposta é istantanea: “Camerun, perché sono i più deboli!”
Eh già, proprio così. Probabilmente l’80% delle persone tiferebbe per il più debole. Le stesse persone che risponderebbe come hai fatto tu ha la voglia di riscatto e di ribalta. Perché non si raccontano più storie in cui il più debole ce l’ha fatta? Perché non si raccontano storie di successo, di cultura alternativa attraverso documentari. Perché ci propinano Barbara D’Urso che insegue in elicottero un uomo che va a correre ? Immagini che sono davvero l’emblema della disinformazione, anzi, della non informazione. Perché non occupare quello spazio dedicato alla D’Urso – con tutto il rispetto per lei – a documentari in generale? Ci sono documentari in giro per il mondo che vincono premi a rinomati Festival che non hanno spazio in nessuna TV. Perché ? La risposta é: perché é più comodo tenere la gente addormentata. A me e il mio team sta molto a cuore il progetto di UAM.TV, siamo una squadra affiatata che ama quello che fa e fa quello che ama. Secondo noi questa piattaforma web può essere uno strumento di risveglio.
La nostra vita é formata dalle frequenze che noi emaniamo, dai nostri pensieri, da ciò che sentiamo. Se dentro semini bellezza la tua vita si trasformerà in bellezza. Come quando ti guardi allo specchio: ti vedi e dici, oggi sono un pò spettinata, che fai ? Pettini lo specchio ? Facendo così non succede nulla ed é efficace unicamente pettinare te stessa.
È naturale, ciò che semini al tuo interno lo ritroverai fuori. Lo si può chiamare in molti modi: karma, legge dell’attrazione, etc. Se ti circondi di “cose” che ti creano disagio e ti fanno stare male di riflesso entri in quel campo energetico e sarà poi difficile circondarti di bellezza e avrai difficoltà nel riconoscerla. Dal momento che entro in risonanza con la paura, con l’incertezza mi faccio accalappiare da quella vibrazione e noterò unicamente quella matrice.
La vita é il risultato delle nostre scelte e di quello che percepiamo. Il Dalai Lama diceva: “quando ero giovane volevo cambiare il mondo, oggi che sono saggio voglio cambiare me stesso.”
Il mondo non lo cambi agendo fuori, ma dentro.
Natascia Bandecchi
www.uam.tv