Abduction e ampliamento di coscienza
La psicologa e ricercatrice brasiliana oggi residente in Portogallo Gilda Moura è oggi una dei maggiori esperti del fenomeno dei rapimenti da parte di extraterrestri. Il fatto è doppiamente interessante in quanto la dottoressa Moura afferma di essere partita da posizioni di assoluto scetticismo nei confronti dei casi, all’inizio piuttosto rari che venivano segnalati in Brasile. Presto tuttavia la dottoressa Moura ha notato una differenza sostanziale tra i racconti dei rapiti e quelli di persone soggette a paralisi ipnagogica. Queste ultime, afferma la psicologa, provano sensazioni decisamente sgradevoli, mentre nel caso dei rapiti, una volta superati la paura e lo shock per il carattere insolito dell’esperienza, il sentimento generale è piuttosto di serenità.
Una mappatura del cervello dei rapiti ha fatto inoltre riscontrare un’attivazione dei lobi frontali e prefrontali simile a quella che constata nei mistici e in particolare nei monaci buddisti che praticano regolarmente la meditazione. A questa attivazione corrisponde anche lo sviluppo di nuove facoltà quali sensitività, preveggenza, telepatia e contatto costante con gli esseri che hanno operato il rapimento. Si tratta, ha affermato la dottoressa Moura in una recente conferenza tenuta in Brasile, di un’onda cerebrale anomala che non può essere creata da fantasie, false memorie, o paralisi ipnagogiche.
Citando il libro Trasformadores de Consciência da lei dedicato al fenomeno dei rapimenti, la psicologa ha affermato che al momento della pubblicazione del saggio non possedeva tutti i dati di cui dispone oggi sulle modifiche riscontrate nel cervello dei rapiti. “Oggi,” ha detto, “posso capire meglio il significato dell’attivazione delle onde beta ad alta frequenza che riscontrai nel cervello delle persone da me esaminate. Tale risultato è stato pubblicato nel volume II del Journal of Scientific Exploration insieme a una sintesi delle mappature cerebrali da condotte da me e dal noto psichiatra John Mack in un gruppo di rapiti e/o contattisti.”
“Ho potuto osservare” prosegue la psicologa brasiliana “ che dopo l’eliminazione e trasformazione della paura rimasta dopo il rapimento e man mano che il rapito comincia a interagire con le energie stimolate, lavorando sul proprio ego, recuperando i ricordi e trasformando le emozioni, il rapimento si trasforma in un contatto ed egli giunge a pensare che riceve messaggi direttamente da Esseri, o da Maestri vicini ad una fonte spirituale”. (John Mack, 1994, Gilda Moura, 1993).
“I risultati della nostra ricerca sulle onde cerebrali forniscono un esempio dell’impatto trasformativo del fenomeno e del fatto che esso produce una frequenza più alta che potremmo ipoteticamente chiamare «Onda del Risveglio della Coscienza»”. Gilda Moura ha detto inoltre che il verificarsi della trasformazione risveglia nel rapito la coscienza di avere una missione e che questa coscienza fa sparire buona parte delle ansie procurate dall’esperienza e gli permette di vivere con maggiore serenità, creatività e attività mentale.
La psicologa afferma di essere giunta alla conclusione che “gli alieni” ci vogliono insegnare a vivere meglio, a espandere la nostra coscienza, abbandonando il nostro modo di pensare abituale, centrato negli strati più superficiali della mente e dell’ego a favore di un’immersione ai livelli più profondi dove troviamo il nostro Sé e comprendiamo l’unità dell’universo.
I rapiti compiono così un percorso attraverso un insegnamento graduale che fa salire la loro frequenza cerebrale eliminando paura, dolore, rabbia e altri sentimenti negativi che non possono coesistere con le frequenze più elevate. Questo stato di coscienza fa sì che tutti i contenuti emozionali rimossi si possano esprimere. “Quando ho capito ciò”, ha affermato Gilda Moura “mi sono anche resa conto del perché i contattati vivevano all’inizio momenti di confusione e di disorganizzazione psicologica. Ho quindi elaborato un’ipotesi secondo cui l’esperienza avviene ed è registrata in un campo vibratorio la cui frequenza è diversa da quella della memoria ordinaria. Dato che non siamo abituati a vivere a quel livello, il fisico ne risente e l’aumento di frequenza riporta a galla il materiale rimosso”.
“Questa attivazione dei lobi frontali è simile a quella descritta da Newberg come un aumento del flusso sanguigno nelle aree frontali e prefrontali e nella disattivazione delle altre zone nei momenti di intensa concentrazione e di estasi o Samadhi dei monaci tibetani.”
“Siamo quindi in presenza di esperienze umane provviste di profondo potere trasformatore, orchestrate da “alieni”, ma forse, come hanno scritto Jacques Vallé e Kenneath, prodotte da una realtà alternativa nella quale i contattati entrano, o da una coscienza che da molti anni controlla i nostri miti e la nostra cultura. Il fenomeno sarebbe precursore di una trasformazione della coscienza necessaria per salvare il pianeta dalla distruzione ad opera della nostra tecnologia della nostra limitata visione attuale del mondo”.
“Posso dire,” conclude la psicologa, “che lo studio dei casi di abduction e della conseguente evoluzione vissuta dalle persone coinvolte mi hanno dato molta gioia e mi hanno permesso di imparare molto. Senza di essi non avrei avuto modo di comprendere meglio le capacità della coscienza e le possibilità che l’interazione con esseri tanti diversi da noi ci apre”.
“Attraverso l’espansione della coscienza dovuta all’attivazione e all’impatto, possiamo connetterci con una Fonte o un Divino con una sensazione di estasi. Il risultato di questo processo è una trasformazione che ci porta a scoprire un Amore rivolto sia a noi stessi, che al resto dell’umanità e al Pianeta. Non credo che ciò sia un sottoprodotto del contatto, penso al contrario che si tratti di un effetto generato intenzionalmente e orchestrato da esseri organizzati che sanno ciò che stanno facendo”.