Gli Antichi sono fra noi?

Negli anni Sessanta e Settanta, un ingegnere italiano, Alessandro Porro (1908-1976), in seguito a una serie di ricerche effettuate nel sottosuolo della  Pianura Padana e delle Prealpi, scopri un certo numero di grandi “sfere” cave che servirebbero da rifugio a esseri in stato di “vitalità sospesa”. Questi esseri sarebbero i rappresentanti di una civiltà vecchia di svariate decine di milioni di anni. Le ricerche di Porro, interrotte poco prima della morte di quest’ultimo, nel 1976, sono state riprese a partire dal Duemila da un nuovo gruppo, chiamato Rabdo Team. Riportiamo qui un colloquio con uno dei fondatori del gruppo: Marco Zagni.

Negli anni Sessanta, un ingegnere italiano, Alessandro Porro, insieme ad un gruppo di amici eseguì una serie di ricerche nel sottosuolo della Pianura Padana e delle Prealpi.  Per queste ricerche Porro utilizzò un apparecchio di sua invenzione chiamato familiarmente “Rabdomante elettronico” che era già stato impiegato con successo in Brasile nel corso di ricerche idro geolologiche,  di giacimenti pertroliferi e altro. 

I risultati ottenuti dal gruppo di Porro furono a dir poco strabilianti. Infatti il Rabdomante rinvenne a grande profondità una serie di sfere cave,  all’interno delle quali vi erano degli esseri in stato di vitalità sospesa. Questi esseri, a detta di Porro e del suo gruppo, appartenevano a una civiltà detta “Eocenica”vecchia di varie decine di milioni di anni. Le sfere sarebbero state di varia grandezza a dipendenza dell’importanza del soggetto “ibernato”all’interno. In alcune inoltre sarebbero state rinvenute delle Tavole con scritte redatte in un misterioso alfabeto che un membro del gruppo avrebbe tentato di far decifare da un suo conoscente svizzero, esperto di ebraico e di esoterismo. Questi avrebbe ottenuto dei risultati interessanti, confermati anche da un non meglio identificato “Monsignore” esperto di lingua ebraica. 

Porro tuttavia non era convinto da queste interpretazioni. Secondo l’ingegnere le scritte erano redatte in un alfabeto inventato appositamente per l’umanità del futuro e del tutto estraneo all’ebraico. Porro si cimentò a sua volta con la traduzione e ottenne così delle informazioni molto interessanti dal profilo scientifico e medico. Inoltre vennero rinvenuti veri e propri spartiti musicali che dimostravano come la musica degli Eoceni avesse una frequenza di base di 455 herz, ossia diversa dalla nostra che si basa sulle di frequenze di 440 Hz o 432 Hz. Le ricerche di Porro e del suo gruppo si interruppero bruscamente negli anni Settanta, due anni prima della morte di Porro e sembravano destinate a cadere nell’oblio. 

Nel Duemila tuttavia un esploratore e studioso di misteri storici, Marco Zagni, incontrò un membro del gruppo di Porro, il geologo Floriano Villa e da lui apprese la tutta la vicenda. Villa gli raccontò anche che Porro aveva sospeso le ricerche nel 1974, dopo un incontro con due misteriosi personaggi, detti Guardiani, al quale aveva assistito lui stesso.

“Il professor Villa era ancora impressionato a trent’anni di distanza quando mi parlava di quell’incontro” ci dice Marco Zagni. “Porro, lui e i due personaggi si erano ritrovati in un ristorante sul Lago di Garda. I due si erano definiti Guardiani e avevano affermato di essere degli umani che avevano una memoria genetica degli Antichi. Avevano detto a Porro di sospendere le ricerche e gli avevano anche predetto che sarebbe morto di lì a due anni, cosa che poi è avvenuta.”

Per anni Zagni esita a riprendere le ricerche di Porro, alla fine tuttavia si decide a pubblicare un articolo sulla rivista Nexus, nella speranza di provocare una reazione dai membri del gruppo ancora in vita.

Infatti, dopo l’uscita dell’articolo viene contattato da Luciana Petruccelli, la segretaria del gruppo di Porro che gli  fa avere molto materiale relativo alle ricerche sugli Antichi. In segnito Zagni incontra anche Mario Miniaci, ex-giornalista della Domenica del Corriere/Corriere della Sera e membro anche lui del gruppo di Porro. 

Si costituisce un nuovo gruppo, detto Rabdo Team che riprende le ricerche di Porro, senza tuttavia l’ausilio del “Rabdomante elettronico” che, ci dice Zagni, è stato distrutto. Del gruppo fanno parte Piercarlo Bormida musicista e compositore di musica elettronica, Diego Marin, fisico e autore di numerosi libri su misteri storici, Stefania Marin, studiosa e autrice di opere dedicate ai misteri storici e scientifici, Loris Bagnara, architetto, studioso dell’antico Egitto e autore di una ricerca sul sito di Giza, e Andrea Lontani, esperto di teorie cospirative.

Nel 2018 il Rabdoteam pubblica un primo libro dedicato alla vicenda di Porro: “Il Risveglio degli Antichi”. Il libro ha una prefazione del famoso politologo Giorgio Galli e viene presentato a Milano  il 29 settembre, davanti a un pubblico molto folto e interessato.

“In quella occasione”, ci dice Marco Zagni, “molti ci hanno chiesto se Porro avesse fatto tutte le sue scoperte tramite il Rabdomante elettronico, che in questo caso non sarebbe stato un semplice “georadar”, ma sarebbe stato una specie di “visore”, un po’ come il Cronovisore di Padre Ernetti, o se invece l’ingegnere non fosse entrato personalmente in una o più sfere. La risposta a questa domanda è arrivata circa due anni dopo, nel 2020, quando siamo stati contattati in videochiamata da due personaggi che si sono presentati come ricercatori del CNR.  Questi nostri interlocutori ci hanno rivelato tra l’altro che i Servizi Segreti erano al corrente delle ricerche di Porro fin dai primi anni Settanta. Inoltre hanno detto che Porro era entrato nella cosiddetta Sfera del Principe, situata nella zona di Uboldo. Si tratta di una sfera di grandi dimensioni, circa 70 metri di diametro, situata sotto quello che oggi è un tiro a segno. All’inizio queste affermazioni non mi hanno convinto del tutto, tuttavia in seguito, nella documentazione, abbiamo trovato un disegno che mostrava chiaramente come Porro avesse l’intenzione di entrare in quella sfera con un canale obliquo. La sfera di Uboldo sarebbe disabitata e Porro ne avrebbe aperto l’accesso usando una frequenza a 455 Hz.” 

“A questo punto abbiamo cominciato a prestare fede a quanto detto dai nostri due interlocutori e ci siamo recati noi stessi  alcune volte nella zona di Uboldo, e ina altre zone. Nel corso della nostra ultima visita, a luglio, mentre Piercarlo Bormida lanciava con una grossa cassa delle frequenze a 455 Hz nel sottosuolo, diversi di noi hanno percepito una potente vibrazione proveniente dal basso.

Come una specie di ritorno. “

Abbiamo chiesto a Zagni se il Rabdoteam non avesse nessuna apprensione nell’indagare su un popolo che risulta comunque pericoloso se si giudica dalla vicenda di Porro.

““Personalmente mi occupo del problema da ben 25 anni” ci ha detto  “e per me il punto essenziale sarebbe proprio entrare in contatto con questa gente. A quanto pare alcuni sono in stato vegetativo, mentre altri sarebbero stati risvegliati. Inoltre ci sono i Guardiani, ossia degli esseri umani che collaborano con loro. Questi ultimi sarebbero dotati della cosiddetta Memoria Ereditaria.”

Uno degli ultimi capitoli del secondo libro pubblicato dal Rabdo Team è dedicato alla geneaologia di Alessandro Porro, che discendeva da una famiglia nobiliare lombarda. Perché questa ricerca? Forse in qualche modo quell’origine ha predisposto l’ingegnere a una forma di comunicazionecon gli Eocenici?

“Porro” risponde Marco Zagni, “non aveva mai accennato a «linee di sangue tra lui e gli Eocenici » …pero’…considerata la legge dello spazio / tempo e il fatto che secondo HG Wells chi si muove nel tempo rimane nello stesso spazio… senza contare che Porro aveva trovato una sfera proprio sotto casa sua…qualche legame potrebbe esserci. Di fatto dai documenti e’ chiaro che gli Antichi confidavano con sicurezza che decine di milioni di anni dopo ci sarebbe stato un «primo leggente» che avrebbe riportato a conoscenza l’ esistenza degli Eocenici… e Porro era convinto di essere lui stesso quel «leggente»”. 

Quali saranno i prossimi passi previsti dal Rabdo Team? “Al momento continueremo coi lanci di frequenze 455 Hz in alcune altre zone indicate da Porro: a questo proposito sto aspettando che tornino dall’ Asia  due personaggi un po’ misteriosi che mi avevano, da sconosciuti, chiamato dal Giappone dicendomi che lavorano per la TV Svizzera e  che mi indicheranno dei luoghi da esplorare in Svizzera. Quello che mi hanno detto è sembrato molto promettente e mi fa ipotizzare che forse sanno qualcosa.”

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