Eleonora Fani: “Per chi vuole crescere questa è un’epoca straordinaria
Psicologa, scrittrice, sceneggiatrice, Eleonora Fani entusiasma i numerosi followers del suo canale youtube con le sue analisi della situazione mondiale e le sue conoscenze dei misteri che appassionano una parte sempre crescente dell’opinione pubblica, primo fra tutti quello che circonda gli alieni. Recentemente Elenora è stata invitata dalla Libreria Libera a tenere una conferenza a Lugano e abbiamo approfittato dell’occasione per farle qualche domanda
Come vedi il momento attuale ?
Questo è sicuramente un momento molto complicato sia a livello sociale e globale, sia all’interno delle inter – relazioni personali, perché gli sconvolgimenti che si sono verificati dal 2020 in poi, hanno cambiato gli equilibri professionali e familiari. Questo ha portato a mettere in evidenza le divergenze di punti di vista e di esigenze che esistono fra le le persone.
Potresti fare un esempio?
Durante il lockdown, alcuni hanno approfittato del tempo per leggere, per meditare, per fare nuove attività, mentre altri hanno vissuto una restrizione fortissima, con un senso di soffocamento e di prigionia. In quel periodo si sono manifestate forze molto specifiche che a qualcuno hanno dato una grande spinta a modificarsi e anche a riscoprirsi, mentre altri si sono trovati di fronte a problematiche che prima di allora non avevano mai preso in considerazione. Per questo motivo ci sono state persone che hanno dovuto affrontare la realtà di trovarsi su posizioni diverse e quindi di non avere più molto da dirsi. Di conseguenza ci sono famiglie e coppie che si sono spaccate, divise, mentre altre al contrario si sono ritrovate. Ci sono stati amici che si sono trovati più uniti che mai, mentre altre persone hanno cambiato radicalmente amicizie.
Si potrebbe dire che che c’è stata una radicalizzazione delle opinioni, una polarizzazione?
Sì, penso che a livello energetico questa sia un’epoca che permette grandi slanci, una nuova forza per rimettere tutto in discussione e ripartire da un punto di vista diverso. Quindi per chi vuole fare un percorso, per chi vuole crescere, questa è un’epoca straordinaria. Questa però non è un’epoca che spinge necessariamente avanti. Chi non si sente di affrontare questa grossa mole sia energetica che di informazione diversa, chi resiste al cambiamento, chi si fossilizza, tende a fare addirittura un passo indietro. Quindi per queste persone questa è un’epoca non costruttiva, ma addirittura invalidante e credo che stiamo andando verso una realtà ancora più polarizzata, in cui troveremo persone su due sponde sempre più lontane tra loro. Ci sarà chi riuscirà addirittura a vedere il mondo con occhi nuovi e quindi a costruirlo in modo nuovo, perché il modo in cui noi vediamo le cose le determina e le crea. Mentre dall’altra parte del fiume si vedrà una situazione che sempre di più cristallizzerà le problematiche precedenti. È un po’ come se l’umanità si dividesse in due parti.
C’è chi ha addirittura previsto il passaggio di una parte dell’umanità in una dimensione diversa.
Può essere entrambe le cose. Ciascuno di noi è convinto che la propria realtà sia la sola esistente, che il proprio punto di vista sia l’unico valido, per cui noi che viviamo nei paesi occidentali abbiamo una percezione della realtà legata al consumismo, ai problemi ambientali e così via. Ma se ci spostiamo nella savana capiamo presto che la realtà di chi vive in quei luoghi è tutt’altra cosa. Eppure coesistiamo entrambi sulla Terra nello stesso tempo. Allo stesso modo, mentre noi stiamo lottando per i prezzi del carburante, esiste una fetta di mondo, piccola ma molto reale, che dispone di mezzi di trasporto come l’F-47 che utilizza l’antigravità.
Sembra fantascienza…
Non è fantascienza: negli anni Sessanta esistevano già velivoli a forma di triangolo, i TR3B, che funzionavano ad antigravità. Come del resto, mentre stiamo ancora cercando di inventare le macchine che vanno ad acqua o a idrogeno, esiste una parte del mondo che ha già tutte queste tecnologie. Quindi non è necessario che esistano mondi diversi; all’interno dello stesso mondo possono coesistere realtà differenti, magari a seconda di chi decide di abbracciare un certo tipo di società, un certo tipo di città. Oggi si parla di smart cities, e non è escluso che da qualche parte qualcuno riesca a crearle, se nascerà un certo tipo di società funzionale a un’elite decisa a portare avanti dei principi che non sono quelli che prevarranno in generale.
Oggi si dice che le elite sono state sconfitte.
È vero che negli anni passati tutti o quasi erano pronti a seguire i dettami dei governi, mentre oggi sono sempre più numerosi quelli che si pongono molte domande e sono poco propensi a piegarsi ai dettami del sistema, ma non credo che un certo tipo di pensiero si estinguerà. Semmai verrà portato avanti da meno persone. Anche ammettendo che avvenga un vero e proprio cambiamento di paradigma, è normale ed è giusto che rimanga una possibilità di scelta. Se qualcuno vuole vivere in una città supertecnologica, in cui non deve lavorare perché riceve comunque uno stipendio sociale ed è controllato in ogni momento della vita, deve essere libero di fare le sue scelte. Non escludo che ci siano ritagli di mondo che porteranno avanti questa narrativa e che quindi si creino due realtà completamente diverse.
Non dobbiamo dimenticare che comunque siamo profondamente ignoranti di quella che è la realtà dietro la narrazione che ci propongono. Noi sappiamo che gli Stati spendono somme colossali per le ricerche spaziali. C’è la Space Force americana, ma anche la Russia e la Cina non sono da meno. Questo perché in effetti esiste il Secret Space Program, un programma spaziale segreto che coinvolge non solo l’America ma tante altre superpotenze e che lavora per interagire con tutto quello che potremmo definire ”alieno”. All’interno del Secret Space Program, nato con gli scienziati tedeschi della seconda guerra mondiale che il progetto Paperclip aveva portato in America e il cui capo era Werner von Braun, gli americani hanno acquisito la capacità di fare viaggi spaziali interstellari e interdimensionali. Esistono colonie di cui noi non abbiamo nessuna idea. Ce ne sono sulla Luna, su Marte, su Titano una delle lune di Saturno… Quindi c’è la possibilità di spostarsi altrove senza che la Terra si sdoppi e senza bisogno di addentrarsi in discorsi complessi come la Terra parallela. Non sappiamo quando tutto ciò verrà divulgato, ma comunque vediamo che oggi questa realtà comincia a emergere, anche se con molta difficoltà, perché qualcuno comincia a parlare ed è meno zittito di prima.
C’è qualcuno che parla chiaro?
Proprio chiaro no, perché anche chi, come Putin o Trump, afferma di volersi opporre alla politica dell’elite, non dice comunque tutta la verità. Tutti giocano a raccontare la storia a metà perché pensano così di poter esporre meglio l’operato di chi vuole schiacciare e sfruttare l’umanità. Ciò è necessario perché è talmente grande la distanza tra quello che noi crediamo essere la verità e la verità effettiva, che non tutti sono disposti ad accettare un tale cambiamento.
Pensi che molti non crederebbero a certe verità?
Se pensi che stiamo ancora a discutere sul fatto che esistano o non esistano gli alieni quando ci sono corpi speciali per il recupero di velivoli non convenzionali, ossia non terrestri… Certo non hanno specificato se all’interno di quei velivoli ci sono o non ci sono forme di vita aliene, ma ci arriverano prima o poi. Quindi siamo ancora molto lontani da questa realtà, ma c’è una forte spinta verso quella che chiamano Disclosure, o quanto meno verso la divulgazione di una parte di questa verità perché è indispensabile se vogliamo fare un reale cambiamento. In questo senso sono convinta che siamo in un’epoca di ribaltamento, ossia di mutamento di paradigma teorico. Qualunque tipo di difetto possa avere il nuovo paradigma, perché ogni paradigma ha le sue caratteristiche, quello che mi sembra evidente è che si baserà su principi totalmente diversi e per pemettere alle persone di abbracciarlo non è sufficiente fare loro il lavaggio del cervello con programmi televisivi e film, è necessario che ci sia una consapevolezza diversa di quello che è accaduto. Per creare questa consapevolezza bisogna dire la verità, anche poco a poco, ma bisogna farlo. Siamo a questo punto per cui alla domanda se penso che sarà possibile spostarsi su un altro pianeta o su un’altra galassia, posso rispondere di sì. Forse ci vorranno ancora diversi anni, ma non credo che la storia per cui noi siamo gli unici esseri viventi nello spazio, incapaci di andare oltre la luna e forse nemmeno fino alla luna, possa reggere più di tanto.
Che cosa succederà quando avverrà la Disclosure?
Neccessariamente a quel punto verrà fuori che siamo in contatto da tempo con razze extraterrestri, che i governi lo sanno, che hanno stipulato accordi, creato basi congiunte. Tutto ciò aprirà nuovi orizzonti culturali, relazionali e anche di spostamento. Chi vorrà chiudersi e non vorrà affrontare questa realtà vivrà in quello che si potrebbe definire un “altro mondo”. Chi invece sarà incuriosito e vorrà vedere quella parte di realtà che ci è sempre stata preclusa abbraccerà un mondo nuovo.
Per quale motivo un’elite vorrebbe mantenere l’umanità nell’ignoranza?
Quando si parla di elite si tende a semplificare perché in realtà esistono più elite. La Terra interessa a molti per svariati motivi. L’attuale elite, che è fatta di più gruppi che portano avanti agende diverse ma tutte disfunzionali per l’essere umano, oggi è fortemente contrastata da quello che potremmo chiamare un’agenda nuova. Non credo che la vecchia elite scomparirà, penso piuttosto che la sua influenza sarà ridotta. Dal momento in cui entreranno nuove forze in campo, sarà costretta a mediare, un po’ come gli Stati che tentano di fare i propri interessi e nello stesso tempo di mantenere relazioni commerciali con gli altri. Quindi se stiamo parlando di più razze o di più gruppi con obiettivi diversi, dovranno mediare rispetto a quello che piano piano sta prendendo forma e che è una volontà e un principio che tuteli un po’ più l’essere umano. L’essere umano piace a tutti, tutti se lo contendono, perché a livello di DNA ha delle potenzialità molto importanti.
Che non sono ancora utilizzate…
O che non lo sono più. Su questo punto ci sono molte cose da dire, ma quello che è certo è che il tipo di società in cui viviamo fa di tutto per mettere dei blocchi, sia attraverso quello che mangiamo, sia attraverso l’aria che respiriamo, sia attraverso l’educazione, la medicina e più di tutto attraverso la forma mentale che ci viene imposta, ossia la convinzione che la realtà sia qualcosa che ci sovrasta e che ci sia un fato, un destino, una realtà esterna che possiamo solo tentare di gestire al meglio. Non abbiamo la cultura dell’interazione tra osservatore e osservato e quindi del fatto che l’essere umano crea quello che pensa, cosa che oggi la fisica quantistica ci conferma. Molte volte durante le mie live a chi mi dice: “se non lo vedo non ci credo” rispondo che le cose funzionano in modo diametralmente opposto: quello in cui non credi non si materializzerà mai.